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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

La Bibbia di Trump batte il rosario di Salvini

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  Il rosario, il Vangelo, il cuore immacolato di Maria… con questi simboli Matteo Salvini, durante il primo governo Conte, ha portato il suo partito dal 18% ottenuto alle elezioni legislative del 2018 al 38% nei sondaggi… poi un mojito di troppo ed è sceso al 24%. Invece Donald Trump, sconfitto da Biden alle elezioni, incriminato per l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio, tiene ancora in pugno il Partito Repubblicano e potrebbe ricandidarsi a Presidente nel 2024. Perché il trumpismo ha un futuro indipendente da Trump ed è: nazionalista, religioso e antiliberale A differenza del leader leghista, l’ex Presidente degli Stati Uniti ha ancora oggi dietro di sé una cospicua base elettorale con una forte connotazione religiosa, oltre che nazionalista. Chi si era illuso che fosse necessario (e sufficiente) cancellare Trump per rimuovere il trumpismo è stato smentito dai fatti. In tempi non sospetti, in un’ intervista  rilasciata a Le Monde il 16 ottobre, due settimane prima delle elezioni pre

Il deficit di risparmio

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Il deficit di buoni posti di lavoro produce ingenti danni sociali: non solo la perdita del lavoro, ma la contrazione dei salari e l’aumento dei costi per istruzione, sanità, sicurezza sociale comportano la difficoltà – a volte l’impossibilità – di risparmiare. In una società flessibile come quella statunitense – dove il posto fisso non è quasi mai un’aspirazione, l’accesso al credito è relativamente agevole, parte del reddito è impiegato per stipulare assicurazioni sanitarie o forme pensionistiche integrative – la propensione al risparmio è da sempre molto bassa, ma da qualche anno il tasso di reddito accantonato è cresciuto rapidamente, come conseguenza dell’insicurezza causata dalla crisi economica e dall’emergenza sanitaria. La  percentuale di reddito risparmiato  è salita al 15,0% nell’agosto 2020, il più alto livello registrato negli ultimi quarant’anni, raggiungendo la cifra di 2.170 miliardi di dollari. Una cifra che si è ridotta al 12,9% a novembre dello stesso anno, sia per la

Kafala, lo schiavismo sul Golfo Persico

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  “Non parlo del costo del lavoro a Riad perché, in quanto italiano, sono molto invidioso…” (Matteo Renzi al Principe saudita Mohammed Bin Salman, 28 gennaio 2021) Nel diritto islamico la  kafala   (garanzia) è stata istituita a tutela dei minori orfani abbandonati; per i musulmani, infatti, non è possibile l’adozione, in quanto il rapporto padre-figlio è sancito solo da un legame diretto di sangue e non può essere surrogato neppure da un parente stretto. La kafala consente a un adulto o una coppia di prendere in affidamento un minore. Questo conferisce all’affidatario ( kafeel  in arabo) il diritto-dovere della custodia del minore, ma non gli attribuisce né la sua tutela né la sua rappresentanza legale. Questo istituto è stato più volte criticato in Occidente perché può consentire lo sfruttamento minorile e gli abusi sessuali, oltre a favorire il fenomeno delle spose bambine. Benché nell’arco di poco più di un decennio in molti Paesi arabi mediorientali sia stata abolita ogni forma di

Il deficit di buoni posti di lavoro

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  In Italia, più che scarsità di buoni lavori c’è, nonostante le affermazioni di certa stampa più vicina a Confindustria, scarsità di lavori tout court. Negli Stati Uniti il primo problema è l’aumento della disoccupazione:  22 milioni di posti di lavoro  persi fra marzo e aprile 2020, di cui un po’ più della metà  recuperati nei mesi successivi . Il secondo, la carenza di un’occupazione stabile e dignitosa: la crescita di posti di lavoro registrata negli ultimi mesi riguarda soprattutto impieghi precari e a basso salario, tanto che molti devono cercare due occupazioni per raggiungere un reddito che consenta loro di vivere; i posti di lavoro sono aumentati soprattutto nei settori della ristorazione e del commercio al dettaglio, dove i salari sono mediamente la metà del salario medio di un lavoratore americano e molto vicino – se non al di sotto – del salario di sussistenza; inoltre, secondo le  statistiche ufficiali  circa quattro milioni di americani lavora part-time nonostante sia dis

Il mito del deficit

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“Stephanie Kelton è riuscita a sollevare un dibattito che sembrava tabù fino a poco fa, avviando una radicale riconfigurazione del pantheon degli dèi economici che si rivelerà essenziale in un mondo post Covid-19” (The Guardian) Nel giugno 2020 è uscito nelle librerie degli Stati Uniti l’atteso libro di Stephanie Kelton  The Deficit Mith: Modern Monetary Theory and the Birth of the People’s Economy   che, nonostante l’argomento economico, è diventato un Bestseller. A dicembre è uscita la  traduzione  italiana. Stephanie Kelton è forse la più nota esponente della Teoria Monetaria Moderna (MMT): nel 2015 era consulente economica del partito democratico nella Commissione Bilancio del Senato dove sedeva Bernie Sanders; l’anno successivo ha scritto la parte economica del programma con cui il senatore del Vermont si è presentato alle primarie per le elezioni presidenziali; da allora è capo dello staff di economisti per il partito democratico al Congresso; qui ha trovato la disponibilità di A