Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Il deficit democratico

Immagine
  Nessun Paese che si definisca democratico è esente da questo deficit, perché il deficit democratico è alla base di tutti gli altri. È il motivo per cui mancano buoni posti di lavoro, per cui a molti è limitato l’accesso alle cure sanitarie o all’istruzione, per cui non ci si impegna a salvaguardare l’ambiente e la stessa sopravvivenza delle prossime generazioni: il deficit democratico è l’insostenibile aumento delle disuguaglianze. Infatti, a collegare molti di questi deficit è la crescita esponenziale delle disuguaglianze economiche e sociali: gli Stati Uniti hanno l’ indice di Gini   – che misura la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza – più alto fra tutti i Paesi industrializzati, mentre Stephanie Kelton ricorda anche l’impoverimento della middle class causato dal fatto che in cinquant’anni i salari dei lavoratori siano cresciuti solo del 3% in termini reali. I super ricchi, anche durante l’attuale crisi economica, sono sempre meno, ma sempre più ricchi: secondo  For

Il deficit climatico

Immagine
È del tutto evidente che l’emergenza climatica e ambientale riguarda l’intero pianeta e tutte le nazioni che lo abitano e non un singolo Paese. È altrettanto evidente, però, che gli Stati Uniti – in quanto Paese altamente energivoro – sia uno dei principali responsabili del problema e perciò sia anche fra i principali attori che dovranno farsi carico della ricerca delle soluzioni. La responsabilità degli Stati Uniti riguardo il deficit climatico è riassumibile in pochi  dati : è il secondo maggior produttore al mondo di emissioni di gas serra, con il 15% delle emissioni globali, dietro alla Cina che ne è responsabile per il 25%; se però si considera l’emissione di anidride carbonica pro capite, è di gran lunga il maggior produttore fra i cinque Paesi che ne immettono nell’ambiente più di un miliardo di tonnellate l’anno; ogni anno immette nell’atmosfera cinque miliardi e quattrocentodieci milioni di tonnellate di CO 2 ; anche nelle politiche riguardo l’efficienza energetica gli Stati U

Il deficit di cure sanitarie

Immagine
Com’è noto, negli Stati Uniti il sistema sanitario non è pubblico, ma basato sulle assicurazioni sanitarie private, sebbene il governo preveda sostegni per le categorie disagiate (attraverso i programmi  Medicaid e Medicare ). Nel 2010 è stata varata una grande riforma sanitaria ACA -  Affordable Care Act   (nota anche come  ObamaCare  dal presidente che l’ha fortemente voluta) che ha esteso l’obbligo di assicurazione sanitaria a tutti i residenti permanenti negli Stati Uniti – non solo ai cittadini statunitensi – ha ampliato l'idoneità al Medicaid e alla copertura sovvenzionata per milioni di americani che erano a basso reddito o non avevano accesso all'assicurazione sanitaria attraverso i loro datori di lavoro, mentre ha previsto sgravi fiscali per le compagnie di assicurazione che, per contro, hanno l’obbligo di stipulare polizze anche a persone con patologie pregresse. L’ObamaCare per superare le resistenze repubblicane (e delle potenti assicurazioni private) non ha quindi