A quanto sta l'acqua?

 


Con la pandemia ci siamo detti che non potevamo continuare come prima, che la normalità era il problema e che avremmo dovuto cambiare il nostro
modo di vivere perché questo aveva portato a troppe disuguaglianze, troppa violenza sia tra gli esseri umani sia verso l'ambiente.


La finanziarizzazione dei vari aspetti della vita degli esseri umani è in buona parte la madre di tutti i problemi di disuguaglianza sociale, è quella che ci ha portato a credere che tutto ha un prezzo, che il prezzo viene deciso dal mercato e che in base alle preferenze del mercato, per esempio, un manager di una azienda ospedaliera vale più di un medico e quindi va pagato di più.

La scorsa settimana nello stato della California si è finanziarizzato un altro aspetto della vita degli esseri umani: l'acqua. Per la prima volta sono stati quotati dei "futures" sulla fornitura d'acqua. I futures sono dei contratti a termine che sanciscono un impegno di acquisto futuro ad un prezzo prefissato. In gergo si dice che servono come copertura di una posizione, perché per esempio prefissando un prezzo, chi compra tramite contratto future avrebbe il vantaggio di avere un prezzo migliore e chi vende di poter scegliere una soglia sotto alla quale il prezzo non può scendere.

Il motivo per cui sono stati scelti i futures è perché la scarsità dell'acqua in California, unita ai cambiamenti climatici, ha reso instabili i prezzi delle forniture che spesso sono molto costose per le aziende (comprese quelle di distribuzione urbana). Questo significa che gli agricoltori, gli investitori e i comuni si assicurerebbero una quota di fornitura o scommetterebbero sul prezzo futuro dell'acqua, una risorsa che sta rapidamente diventando scarsa nel mondo. Ora, con questo sviluppo, coloro che hanno bisogno di acquistare acqua in più in un anno di siccità, quando i prezzi potrebbero essere più alti, possono scommettere su contratti a termine per compensare i prezzi più alti che potrebbero dover pagare sul mercato dell'acqua.

C'è però da considerare che una volta immessi nel mercato, i futures sono strumenti facilmente utilizzabili per fini speculativi, visto che da un lato permettono operatività in leva finanziaria (cioè possono essere scambiati speculando sul valore) dall'altro quasi mai vengono liquidati a scadenza ma nel mercato si preferisce rivenderne il contratto.

Infine, vale la pena ricordare che oramai da un ventennio, l'oro blu viene largamente acquistato da banche d'investimento, hedge fund e singoli miliardari, per cui in questa scommessa sul prezzo futuro dell'acqua, i venditori saranno quasi sempre gli stessi e pressoché tutti privati.

Ci siamo detti che non potevamo continuare come prima ed è uno schifo che invece stiamo ripetendo atteggiamenti di restaurazione della normalità che ci sta distruggendo. Rientra nella logica dell’economia capitalistica globale, in cui purtroppo viviamo, che un bene scarso come l’acqua diventi oggetto di futures. Ma è scandaloso che un elemento indispensabile per la vita di tutti gli esseri viventi (non solo umani, ma delle altre specie animali e dei vegetali) sia diventato una merce (ben prima della Borsa) e che come sempre ad avvantaggiarsi dei contratti future saranno i Paesi che se lo potranno permettere, aumentando ulteriormente – come se ce ne fosse bisogno - la disuguaglianza fra Paesi ricchi e poveri. Per questo è necessario trovare il modo di difendersi strenuamente dall'ulteriore mercificazione di una risorsa fondamentale per la sopravvivenza della Terra.


Per la prima volta Wall Street inizia a quotare in Borsa anche l'acqua - Copyright Getty via Canva

Per la prima volta Wall Street inizia
a quotare in Borsa anche l'acqua

Secondo l'ONU, la carenza d'acqua potrebbe colpire circa
cinque miliardi di persone in tutto il mondo entro il 2050.

di Rosie Frost, 9 dicembre 2020 - euronews


La minaccia di un futuro in cui l'acqua non è facilmente disponibile è particolarmente acuta in California, negli Stati Uniti, dove temperature record e incendi impetuosi hanno scatenato il caos quest'anno.

Se le immagini dei cieli arancioni e delle foreste in fiamme non bastassero a convincere che il cambiamento climatico è un problema per questo stato americano, Wall Street sta per iniziare a negoziare contratti a termine sulla fornitura di acqua.

Un contratto future è un accordo per comprare o vendere un bene, come l'acqua, in un determinato momento del futuro a un prezzo concordato. I future sono stati storicamente scambiati per merci come petrolio, metalli preziosi o cibo.

CME è la più grande borsa dei future del mondo e lancerà la possibilità di negoziare contratti per il mercato dell'acqua della California nel corso di quest'anno. Ogni contratto rappresenterebbe 10 acre feet (1,23 km3) di acqua, o la quantità d'acqua necessaria per coprire un acro di terreno con un piede d'acqua. Per quelli di noi che usano il sistema metrico decimale, questa è la quantità che ci vorrebbe per coprire 40.468 metri quadrati con circa 30 cm d'acqua.

"Con quasi due terzi della popolazione mondiale che dovrebbe far fronte alla carenza d'acqua entro il 2025, la scarsità d'acqua rappresenta un rischio crescente per le imprese e le comunità di tutto il mondo", spiega Tim McCourt, responsabile globale dell'indice azionario e dei prodotti di investimento alternativi di CME.


Domanda e offerta

Gli esperti di clima hanno avvertito che le tensioni sono già in aumento per la scarsità d'acqua in tutto il mondo. Il bisogno di acqua deve essere bilanciato tra l'approvvigionamento delle abitazioni, la produzione di energia e l'irrigazione delle colture per fornire cibo.

Se questo non fosse adeguatamente bilanciato o se le forniture fossero troppo scarse, potrebbero scatenarsi violenze e le guerre per l'acqua potrebbero diventare una possibilità concreta.

Coloro che sostengono l'introduzione dei futures dell'acqua sostengono che essa "può aiutare ad allineare in modo più efficiente la domanda e l'offerta di questa risorsa vitale".

Al momento, il 40% dell'acqua in California viene utilizzata per irrigare oltre 3,5 milioni di ettari di colture. CME afferma che questi contratti a termine consentiranno agli agricoltori e alle altre aziende agricole dello Stato di avere un prezzo garantito per l'acqua anche in caso di carenza.

La società aggiunge che l'acquisto di contratti a termine aiuterebbe le aziende che hanno bisogno di acqua per funzionare a gestire i rischi del cambiamento climatico. In questo modo si manterrebbero bassi i costi, aiutando a loro volta i consumatori.

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